MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS – la nostra prova
Ecco come con la sua rivoluzionaria frizione la sportourer di Schiranna ti cambio il mondo
La MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS è una moto bella, divertente da guidare, ma soprattutto rivoluzionaria. Non è una novità essendo in listino già da qualche anno, ma provare di persona un nuovo modo di guidare fa sempre il suo effetto.
MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS, la frizione c’è ma non si usa
Ok tra un attimo vi raccontiamo la prova “su strada” della Turismo Veloce, prima però bisogna parlare un momento della sigla SCS che troviamo sulla fiancata. SCS tra per Smart Clutch System, praticamente la frizione c’è, ma non si usa.
Il sistema utilizzato da MV è il primo in assoluto su una moto di serie che si può definire semiautomatica. Non è automatica, cioè non è uno scooter perché il cambio c’è e si usa esattamente come il “solito” cambio.
È ovviamente elettronico, sia in scalata che in salita, quindi già in marcia non si usa la frizione, ma fino a qui nulla di nuovo. La figata è quando ci si ferma al semaforo… Non bisogna tirare la frizione. Fa tutto lei! Ti fermi in prima e basta. E per ripartire basta un colpo di gas, la frizione “attacca” e via. Ma il cambio c’è e si usa. Come sempre.
Il cambio c’è e si usa
Inutile elencare i casi in cui questo sistema diventa d’aiuto o quanto meno comodo durante la guida. In città in mezzo al traffico, tra i tornanti dove “giocare” con la frizione è un obbligo, in caso di inversione o manovra.
Il sistema è perfetto, non sbaglia. L’elettronica che comanda l’SCS è programmata per “staccare” con qualunque marcia ci si fermi. Per riaprire, invece, bisogna essere in prima o in seconda e in caso di altra marcia inserita un avviso sul cruscotto ci chiede di scalare. Questo per evitare un eccessivo slittamento dei dischi con conseguente consumo precoce.
Rimane la frizione, perché pur se equipaggiata con un sistema così evoluto, la MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS rimane una moto da guidare a pieno gusto. Cambiate comprese.
MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS: tanta sostanza
Oltre al sistema SCS la Turismo Veloce è anche una moto bella da guidare. Bella che ti lascia il sorriso sotto al casco. I suoi 110 cv sembrano anche di più perché l’erogazione è piena anche se lineare.
La rigidità del telaio si sente, ma le sospensioni attive smorzano bene le irregolarità dell’asfalto. L’indole è quella sportiva tipica del marchio varesino, ma qui tutto è votato alla comodità di un viaggio.
Cruise control, manopole riscaldate, app per connettere smartphone e navigatore, valige laterali molto capienti.
Metteteci una sella molto comoda, anche se un po’ alta e non regolabile, e le vibrazioni praticamente assenti ed ecco che macinare chilometri diventa una totale goduria.
In sella
La posizione di guida è comoda e decisamente azzeccata nella triangolazione sella-manubrio-pedane. Si guida quasi come un motard grazie al manubrio largo che permette un gran divertimento nelle curve più veloci.
Il motore sale di giri in maniera regolare e il sound del tre cilindri accompagna sempre con le sue note cupe fino al limitatore. Il cambio, come tuti gli elettronici, ha bisogno di una carezza della frizione a giri più bassi per l’innesto della marcia, mentre quando il ritmo sale è sempre secco e preciso.
La MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS si fa guidare anche con calma, utilizzando l’allungo delle marce e l’ottima protezione del capolino regolabile.
L’elettronica
Il comparto tech è ai massimi livelli con un bel TFT da 5,5 pollici a gestire tutti i parametri tra cui i 4 riding mode Touring, Sport, Rain e Custom. Il primo “ammorbidisce” tutto; risposta del gas, sospensioni, erogazione.
Perfetto per un giro tranquillo. La mappa Sport invece regala una risposta del gas più pronta e un assetto più rigido, l’ideale per una sparata tra i tornanti. Custom, infine, permette di personalizzare tutti i parametri del motore (sensibilità dell’acceleratore, freno motore, erogazione, coppia massima, intervento del limitatore).
MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS: conclusioni
La dotazione della MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS è da premium class anche se la cilindrata la vorrebbe tra le medie del segmento. Si guida che è una meraviglia grazie al motore sempre pronto e all’agilità da naked con manubrio alto.
Qualche piccolo difetto c’è, come la sella alta e larga che rende difficoltoso toccare terra se non si sfiora il metro e ottanta di altezza. Lo stesso, parola di zavorrina, vale per il sellino posteriore: troppo alto e alte pure le pedane. Arrampicarsi per salire in sella, anche a causa delle valige laterali, non è un’operazione comodissima.
A moto ferma e in manovra il peso si fa sentire; forse sempre per il discoro che non tutti arrivano al metro e ottanta… Una sella più bassa probabilmente risolverebbe entrambe i problemi.
Il prezzo della MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS è di 24.750 euro. Non alla portata di tutti, ma come detto stiamo parlando di una moto di livello decisamente alto e di un marchio più che esclusivo. Info su mvagusta.com.