GP di Monaco: Verstappen sul trono del Principato
Il pilota olandese domina il GP di Monaco dal primo giro e non si fa intimorire dalla pioggia
Il GP di Monaco ha avuto il suo primo grande colpo di scena durante le qualifiche. Bandiera rossa in Q1 dopo pochi minuti: Perez sbatte contro la barriera e auto pericolosamente in mezzo la pista.
Durante il Gran Premio, pioggia quando mancano 36 giri dal termine ma neanche le pessime condizioni atmosferiche fermano lo scatenato pilota della Red Bull.
GP di Monaco: la gara
Sul prestigioso circuito cittadino Max Verstappen parte dalla pole position. In prima fila con lui Alonso mentre le Ferrari scattano con Sainz dalla quarta posizione e con Leclerc invece dalla sesta, dopo la penalità per aver ostacolato Norris durante le qualifiche.
Hamilton tenta di superare Sainz, Nico Hulkenberg tocca con la sua Haas Sargeant e per questo prenderà 5 secondi di penalità.
Max Verstappen è riuscito a difendere la prima posizione nonostante l’attacco di Fernando Alonso. Perez si ferma subito per montare gomme hard e smarcare il pit-stop obbligatorio.
Al 10° giro Sainz, incollato ad Ocon che procede lentissimo, alla staccata non riesce a frenare in tempo e lo colpisce danneggiando l’ala anteriore. Al 36° giro Sergio Perez è costretto a rientrare ai box per sostituire l’ala danneggiata in un contatto con Kevin Magnussen.
Quando mancano 26 giri dei 78 previsti, arriva la pioggia… molti montano subito le intermedie, i piloti Ferrari però aspettano il 56° giro per farlo.
Strategia sbagliata anche per l’Aston Martin che richiama Alonso costretto a rientrare pochi giri dopo il primo pit-stop, dove aveva montato gomma hard, per optare per gomme intermedie.
Al 60° giro questa la top ten: Verstappen, Alonso, Ocon, Hamilton, Russell, Leclerc, Gasly, Sainz, Tsunoda, Norris.
Al 69° giro Yuki Tsunoda va lungo provocando una bandiera gialla. Norris e Piastri ringraziano e si prendono la nona e la decima posizione.
Ultimo giro: Max Verstappen si aggiudica il GP di Monaco allungando in vetta al Mondiale Piloti. L’olandese ha preceduto sul traguardo Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Seguono le due Mercedes di Hamilton e Russell.
Charles Leclerc arriva sesto sul circuito di casa seguito da Gasly e dal compagno di squadra Sainz. Norris e Piastri mantengono rispettivamente la nona e la decima posizione.
La parola ai protagonisti
È stato piuttosto difficile perché inizialmente Fernando aveva le gomme dure, noi le medie. Non volevamo andare così lunghi, ma è stato necessario per coprire Alonso. La pioggia stava arrivando e non sapevamo davvero cosa stesse succedendo.
C’era del graining sulle gomme, ci è voluto del tempo per recuperare il grip sulle gomme e abbiamo ripreso un po’ di ritmo. Ma guidare era comunque complicato. Poi è iniziato a piovere, giro dopo giro sempre di più, così abbiamo dovuto montare le intermedie. L’asfalto era incredibilmente scivoloso. Quando sei lì vuoi spingere, senza esagerare, ma non vuoi perdere troppo tempo. In quella situazione è molto difficile. Ho toccato un paio di volte i muri, ma Monaco è così.
Max Verstappen
A volte ho cercato di ‘driftare’, c’erano tanti detriti ma non riuscivo a evitarli. A volte finisci a toccare i muri. Vincere come abbiamo fatto oggi a Monaco è bellissimo, soprattutto con questa situazione meteo, mantenendo la calma e portando a casa il risultato.
Oggi è stato difficile, abbiamo scelto di partire con le gomme dure, abbiamo mollato l’opportunità di superare Max in curva 1. Abbiamo preferito giocarcela sulla lunga distanza, sulla strategia. Ma Max ha guidato incredibilmente bene e ha esteso il primo stint, quindi non abbiamo avuto realmente un’opportunità. Poi con la pioggia si sono complicate ulteriormente le cose, non era affatto semplice guidare. Non era semplice e sono rimasto sorpreso del fatto che non sia uscita una Safety Car. Tutti abbiamo fatto un lavoro fantastico nel tenere le macchine in pista.
Fernando Alonso
Sono felicissimo, un weekend super. Dal primo giorno al simulatore a oggi, non abbiamo commesso alcun errore e siamo riusciti a interpretare le varie fasi della gara. Un risultato che ci ripaga del grande lavoro
Esteban Ocon