GP Singapore
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Formula1 GP di Singapore: vince Perez (in partenza) a sorpresa

Il secondo Red Bull parte meglio di Leclerc e non molla più la prima posizione fino alla bandiera a scacchi

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Il Gp di Singapore, diciassettesimo round del Mondiale di Formula 1, è stata una gara infinita. La gara si chiude dopo le due ore e con un giallo. Il pilota messicano Perez è indagato per mancato rispetto della distanza della Safety Car ma il verdetto si sa solo a gara ultimata e il pilota della Red Bull conserva la vittoria davanti alle Ferrari di Leclerc.

GP di Singapore: i punti salienti

Il Gran Premio è iniziato in ritardo per un temporale, quindi pista scivolosa e le monoposto con gomme intermedie. Partenza perfetta per Perez ma non altrettanto per Leclerc che perde subito il vantaggio della pole. Sainz scavalca invece il sette volte campione del mondo Hamilton. Partenza negativa anche per Verstappen che scivola in 12° posizione ma da subito inizia la sua rimonta.

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Una rimonta anche a tratti fortunata come quando Alonso, davanti lui, si ritira per un guasto al motore, festeggiando così male il suo 350° gran premio.

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La gara è abbastanza noiosa. Per avere un pò di adrenalina dobbiamo attendere il 35° giri quando l’errore di Tsunoda causa l’entrata in pista dela Safety Car e il gruppo si ricompatta dietro a Perez. Ma il pilota prima della ripartenza rallenta troppo, come aveva già fatto in precedenza in un episodio analogo.

In due occasioni il pilota messicano ha lasciato uno spazio superiore alle 10 auto tra sé e la vettura di sicurezza in regime di Safety Car. I commissari lo mettono sotto inchiesta ma la sanzione (solo 5 secondi e due punti sulla patente) non cambia la sua prima posizione in quanto vince con 7 secondi di vantaggio sul monegasco.

In pista Perez rimane sempre davanti le Ferrari di Leclerc e Sainz seguite da Norris, Verstappen, Ricciardo, Stroll e Hamilton che aveva perso posizione al 33°giro per un contatto alle barriere.
Verstappen attacca troppo aggressivamente Norris e rovina le gomme costringendolo ad un pit-stop aggiuntivo.

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La FIA delude ancora una volta

Dopo il Gp di Monza anche qui la FIA non si è dimostrata all’altezza della situazione.. La Formula 1 ha ritmi dettati da una velocità che deve tenere conto della tempistica di una gara, mentre la FIA non riesce ad essere al passo per prendere decisioni prima della bandiera a scacchi.
Spesso le sanzioni per violazioni identiche sono differenti; va bene che ogni caso va analizzato a sé, ma più compattezza non guasterebbe.

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