Formula1 GP del Giappone: Max torna e RedBull è campione
Dopo la pessima prestazione nel GP di Singapore, Verstappen domina e regala alla Red Bull il campionato costruttori. Ferrari di nuovo dietro
Max Verstappen vince il Formula1 GP del Giappone e risolve definitivamente le polemiche dopo il GP di Singapore, conquistando con estrema tranquillità la sua 48° vittoria in carriera. Solo in partenza il pilota olandese ha dovuto sfidarsi con le McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, ma riesce a difendere la sua posizione da entrambi e volare in solitaria.

Grazie ai punti guadagnati dal campione del mondo, la Red Bull Racing conquista il sesto titolo costruttori, segnando un record storico: è la prima volta che una squadra vince il campionato costruttori con sei gare di anticipo.

I ragazzi terribili che piacciono nel Formula1 GP del Giappone
Secondo e terzo posto per le McLaren con Lando Norris davanti a Oscar Piastri, che raggiunge la sua prima top-3 in carriera.

Molto passiva invece la Ferrari con entrambe le monoposto che non riescono a minacciare seriamente le McLaren.

Carlos Sainz dimostra abilità nel superare Perez al via, ma successivamente la sua gara si svolge in modo statico, seguendo il compagno di squadra e le vetture McLaren.

Più energica invece la strategia della Mercedes che permette a Lewis Hamilton di guadagnare posizioni su Sainz. Il suo compagno di squadra George Russell perde la scommessa di una sola sosta venendo superato, oltre che da Sainz, anche da Charles Leclerc in una brillante manovra all’esterno della curva 1.

Il pilota monegasco conquista così il quarto posto seguito da Hamilton, Sainz e Russell.

Tra i piloti che si classificano a punti ci sono anche Fernando Alonso, Esteban Ocon e Pierre Gasly.

Giornata sciagurata per Sergio Perez. Al via, il pilota messicano subisce una partenza difficile, venendo superato da Sainz e finendo per entrare in contatto con Hamilton, spingendolo sull’erba. Tornato ai box, Perez esce poi dalla pitlane non rispettando la linea della Safety Car, sorpassando i piloti in pista e viene sanzionato con 5” di penalità..

Successivamente, accumula altri cinque secondi di penalità a causa di un contatto con Kevin Magnussen. Al 14° giro arriva il ritiro. Perez rientra ai box e scende dalla vettura. Ma al 39° giro il pilota rientra in pista per scontare la penalità di 5” arrivata dopo il contatto con Magnussen.

Questo per evitare penalità sulla griglia di partenza per il prossimo GP del Qatar.
