Eicma 2023: le moto più interessanti PRIMA PARTE
Ecco cosa ci è piaciuto in questa prima giornata di Salone
Partiamo dalla fine per scoprire le novità di questo Eicma 2023.
Ducati
Alle 17.30 ecco che parte la Ducati World Première e sul podio dello stand Rosso appare, scortata da due 916 la nuova Ducati Panigale V4 SP2 30° Anniversario 916. È una serie limitata di 500 esemplari che festeggia i 30 anni della sua antenata presentata proprio a Eicma nel 1993.
La base è la Sp2 “standard”, ma qui troviamo cerchi in carbonio, impianti frenante più performante con pinze Brembo Stylema R, trasmissione e frizione a secco SBK e una miriade di componenti in carbonio.
Anche lo scarico è racing: silenziatore Akrapovic omologato più leggero, così come le pedane e il plexiglass. Le carene riprendono il design della 916 di Carl Fogarty contabella portanumero bianca e tricolore. Prezzo non comunicato, ma da capogiro sicuramente.
Bellissima, forse la più “porno” di Eicma, la Hypermotard 968 Mono. Non vediamo l’ora di metterci le mani sopra.
MV Agusta
Niente Lucky Explorer, niente Enduro Veloce, ma semplicemente LPX Orioli. Ecco la prima versione, in edizione speciale di 500 pezzi della All Terrain di Schiranna. Tre cilindri da 931 cc e 124 cv e grafiche che riprendono la Cagiva di Edi Orioli che vinse la Dakar nel 1990.
Bellissima la versione definitiva della Superveloce 1000 Serie Oro che riprende la MV 500 da Gran Premio del 1972, la prima con ali aerodinamiche a partecipare a un Mondiale.
Moto Morini
Una delle moto più interessanti è stata la Moto Morini X-Cape 1200. Sorella della apprezzata 650, questa maxi Adventure colpisce per il nuovo motore V2 Cosa Corta Evo da 1187 cc completate Made in Morini che sviluppa 125 cv.
Ottima l’elettronica di serie e il comfort in sella. Da apprezzare l’estetica, da sempre diversa dalle concorrenti un po’ tutte uguali.
KTM
Non arriva l’attesissima 1390 Duke, ma la bomba è la “piccola” 990 Duke. Sostituisce la 890 e guadagna in cattiveria e divertimento grazie al motore da 947 cc e 123 cv.
La linea riprende quella classica delle Orange tagliente e sagomata, ma quel faro…
Moto Guzzi
Ecco la nuova Stelvio che diventa più moderna in questa sua seconda vita. Nata per i viaggi è piena di elettronica dell’ultim’ora e promette buone prestazioni. Motore 1042 cc con 115 cv e confort da prima della classe.
Honda
Tante le novità della Casa giapponese. Partiamo da quella che potrebbe essere la moto del ritorno dopo un periodo un po’ così. CB 1000 Hornet: il calabrone torna a pungere. 150 cv, linea tagliente e un musetto che fa un po’ (tanto) Ducati Streetfighter o Z1000, elettronica top e qualità tipica Honda. In arrivo per la prossima estate. Già pronta la versione Trofeo.
Torna la voglia di pieghe e tornano le supersportive Honda nelle versioni CBR600RR e CBR1000RR. Per la piccola prestazioni che promettono gran divertimento con 121 cv e facilità di guida.
Più impegnativa, ovviamente, la millona, disponibile anche in versione SP che sfodera ben 217 cv, un’elettronica da Superbike (con sospensioni elettroniche Öhlins) ed è dedicata a chi non vede altro che cordoli.
Suzuki
Torna la carenata GSX-8S che non è altro che la naked con un vestito sportivo. Nulla di estremo, ma un bel esercizio per chi vuole una sportiva che sa anche viaggiare senza affaticare troppo. Gli 83 cv del suo 4 cilindri sono un po’ pochini, ma sufficienti per portarvi in giro per molti chilometri senza spaccarvi i polsi e la schiena.