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Eicma 2021: Bentornata adrenalina! – video

Eicma torna, dal vivo, dopo un anno di assenza forzata, per la felicità di tutti gli appassionati di moto. Oggi vi presentiamo alcune delle novità più interessanti.

Inaugurata oggi l’Edizione numero 78 di Eicma: a Fiera Milano Rho, all’interno dei cinque padiglioni occupati quest’anno, oltre 820 i brand  espositori provenienti da 36 differenti nazioni.

“Bentornata EICMA, oggi riapre il futuro”: così il presidente di EICMA S.p.A., Pietro Meda, ha esordito nell’intervento inaugurale della 78^ Edizione dell’Esposizione internazionale delle due ruote.

Dopo lo stop del 2020, torna l’evento fieristico più importante al mondo per l’industria delle due ruote e per gli appassionati, che porteranno in scena fino domenica 28 novembre novità, anteprime e il futuro della mobilità su due ruote.

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Durante la cerimonia di apertura di Eicma 2021, che ha visto la partecipazione del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, del Ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, del presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) Paolo Magri e dell’amministratore delegato di Fiera Milano Luca Palermo, Meda ha salutato il ritorno di EICMA come “un tributo alla passione e alla determinazione del settore”.

APRILIA TUAREG 660

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Il punto di partenza della nuova Aprilia Tuareg 660 è il motore bicilindrico parallelo da 659 centimetri cubi, adottato anche dalle sorelle stradali Tuono 660 e RS 660 (presenti a Eicma le versioni Tuono 660 Factory e RS 660 Limited Edition).

Motore tecnologico, capace di sviluppare in questa configurazione 80 cavalli e 70 Nm di coppia,  potenza adatta ad affrontare percorsi guidati su asfalto e in fuoristrada. La sella è a 860 mm da terra.

Telaio in tubi d’acciaio abbinato a sospensioni Kayaba completamente regolabili e personalizzabili. Peso di 204 kg in ordine di marcia con il serbatoio riempito di 18 litri di carburante per un totale di quasi 400 km di autonomia.

Da rimarcare che il serbatoio è posizionato nel centro della moto, vicino al baricentro, tra il motore e la sospensione posteriore e ciò dona maggiore stabilità e non compromette la guida alle basse velocità.

BENELLI TRK 800

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La nuova TRK 800, sorella maggiore delle best seller TRK 502 e 502 X. L’enduro stradale è frutto del lavoro del Centro Stile Benelli e del reparto R&D della Casa del Leoncino a Pesaro.

Moto curata in ogni dettaglio per un maggiore comfort di pilota e passeggero, anche in presenza di valigie laterali e top case. In termini di protezione aerodinamica la TRK 800 offre un ampio cupolino regolabile, paramani e deflettori.

Completano la dotazione la sella a 834 mm da terra, snella e spaziosa, le maniglie del passeggero a corona e il cavalletto centrale di serie. La strumentazione è composta da un display TFT a colori da 7’’ ad alta risoluzione.

Telaio a traliccio in tubi con piastra in acciaio ad alta resistenza col reparto sospensioni Marzocchi che conta su una forcella con steli da 50 mm regolabile in estensione, compressione e precarico molla per 170 mm di escursione.

Al posteriore forcellone in alluminio oscillante con monoammortizzatore centrale regolabile nel precarico ed estensione con escursione di 171 mm. L’impianto frenante Brembo si affida invece al doppio disco anteriore semiflottante da 320 mm di diametro e pinza a quattro pistoncini e al disco posteriore da 260 mm di diametro, con pinza a singolo pistoncino.

Cerchi in lega d’alluminio da 19’’ all’anteriore e da 17” al posteriore con pneumatici 110/80-19 e 150/70-17. Il peso della Benelli TRK 800 è di 226 kg a secco.

Disponibile dalla seconda metà del 2022. In contemporanea alla tanto attesa versione 800 della moto più venduta degli ultimi due anni, sono state presentate anche la Leoncino 125 e la Leoncino 800.

BIMOTA KB4

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La sigla KB sta per “Kawasaki-Bimota” e il 4 indica la quarta generazione della superbike nata nel 1978. La potenza è la stessa della Ninja, senza cercare di avvicinare i 200 Cv delle potenziali concorrenti.

140 Cv a 10.000 giri bastano, con 111 Nm di coppia a 8.000 giri. Telaio con sezione anteriore in acciaio tubolare, con perno del forcellone in lega e sottotelaio in fibra di carbonio.

Leggera, appena 194 kg. A livello aerodinamico, il motore si trova più avanti, con il radiatore sottosella e una distribuzione del peso che si sposta sull’avantreno. In questo modo, il forcellone resta lungo, permettendo l’interasse più corto e l’angolo di sterzata ridotto.

GUZZI V100 MANDELLO

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Moto Guzzi V100 Mandello, prima moto al mondo con aerodinamica adattativa. È dotata di evolute soluzioni elettroniche come la piattaforma inerziale a sei assi, il cornering Abs, le sospensioni semiattive e il quick shift.

Inoltre sarà la prima Moto Guzzi spinta dal nuovo propulsore “compact block”, dalle raffinate caratteristiche tecniche. La tradizione è rispettata dall’architettura a V trasversale di 90° del bicilindrico.

La cilindrata effettiva è di 1042 cc; la distribuzione è a doppio albero a camme in testa con bilancieri a dito e quattro valvole per cilindro, comandati a catena. La lubrificazione è a carter umido, il raffreddamento è a liquido, mentre la frizione in bagno d’olio è dotata di comando idraulico.

Le prestazioni sono decisamente brillanti, grazie ad una potenza di oltre 115 cavalli e una coppia di oltre 105 Nm, con il 90% disponibile già da 3500 giri/min e il limitatore fissato a ben 9500 giri/min. La trasmissione finale ad albero cardanico si avvale di un monobraccio in alluminio dallo sviluppo molto lungo e ora posizionato a sinistra.

L’uscita dell’albero di trasmissione, situata molto più in basso rispetto ai precedenti motori Moto Guzzi, ha eliminato alla fonte le reazioni sulla sospensione dovute al trasferimento della coppia, senza la necessità di utilizzare aste di reazione sul forcellone.

Questo rende la guida fluida sia in accelerazione sia in rilascio come in presenza di una trasmissione finale a catena, ma con i vantaggi tipici del cardano quali minore manutenzione e maggiore pulizia.

HONDA CBR1000RR-R FIREBLADE

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Compleanno importante per Honda che celebra i 30 anni dalla prima FireBlade con una versione speciale della Honda CBR1000RR-R. Il motore conserva la stessa potenza massima: 217 CV a 14.500 giri/min, diminuisce però la coppia di 1 Nm, per un valore massimo di 112 Nm a 12.500 giri/min.

Modificato il rapporto finale, con una corona 43 denti (+3), per migliorare l’accelerazione in uscita curva. Particolari attenzioni sono state poi riservate ad aspirazione e scarico: gli interventi hanno riguardato il canale airbox, l’air box stesso, il filtro aria e i condotti d’aspirazione rivisti. Lo scarico modificato per un miglior deflusso dei gas in uscita. Freni con pinze Nissin modificate.

Cambia pure l’interasse, che passa da 1.455 mm a 1.460 mm, con inclinazione del cannotto di sterzo pari a 24° e avancorsa di 102 mm. Una sola colorazione disponibile la ‘Grand Prix Red’, con ritocchi alle grafiche, cerchi neri, e tabella portanumero bianca. il cruscotto TFT all’avvio mostra un’animazione diversa dalle altre, con il logo anniversario.

Le moto riportano sulla piastra superiore il numero seriale, ma non si tratta di una serie limitata.

Gli Ingegneri Honda sono intervenuti sulla CBR1000RR-R Fireblade 2022 per ottenere una risposta più lineare dell’acceleratore, utilizzando una molla più morbida del comando ride by wire. Perfezionato anche il controllo di trazione HSTC per offrire una maggiore sensibilità e sfruttare la migliore trazione della moto.

Sulla versione SP della CBR1000RR-R Fireblade 2022 ci sono le sospensioni elettroniche Ohlins, freni brembo e quickshifter di serie. Differenze anche sui colori: sulla SP le colorazioni ‘Grand Prix Red’ e ‘Mat Pearl Morion Black’, hanno grafiche ritoccate e cerchi color oro.

ITALJET DRAGSTER

Italjet

L’Italjet Dragster mostra un telaio a traliccio, integrato da piastre in alluminio pressofuso. L’avantreno segna un’evoluzione dell’esclusivo SIS (Sistema Indipendente di Sterzo) di antica memoria. Due le versioni previste, da 125 e 200 cc, spinte da motori bialbero Euro 5, rispettivamente con 13 e 18 CV. Anche in versione prototipo full electric Dragster#e01

Con un design ispirato al mondo della superbike, Dragster monta una luce frontale a Led ad alte prestazioni (80.000 lumen) e indicatori di direzioni a flusso dinamico. Il mono ammortizzatore posteriore, unito all’efficacia del S.I.S. rende la guidabilità di Dragster ottimale ed emozionante.

LUCKY EXPLORER PROJECT

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MV Agusta porta a Eicma il progetto Lucky Explorer Project. Dalla mitica Cagiva Elefant viene riproposta l’edizione 2022 della dakariana per eccellenza denominata 9.5. Motore 3 cilindri, cilindrata 930 cc, potenza 123 cv, ruota anteriore da 21 pollici.

Il look è da pura adventure bike. Belli i gruppi ottici anteriori, in puro stile Cagiva Elefant, seducente la fibra di carbonio utilizzata a protezione di alcuni elementi della meccanica.

La strumentazione dispone di un pannello TFT a colori di 7”, con connessione Bluetooth agli smartphone e Wi-Fi per l’aggiornamento. A fianco alla Lucky Explorer Project 9.5, è stata presentata la sorella minore 5.5 equipaggiata con motore QJ già in dote alla Benelli TRK 502, ma con cilindrata maggiorata ed equipaggiamento di livello superiore.

KAWASAKI NINJA H2 SX SE

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Kawasaki Ninja H2 SX SE: la prima moto giapponese dotata di radar. Le versioni realizzate da Kawasaki e viste a Eicma sono due: Ninja H2 SX e Ninja H2 SX SE. In Italia verrà importata solo la versione più ricca, ovvero la SE, che oggi abbiamo fotografato per voi.

Anche Kawasaki collabora con Bosch per equipaggiare la loro sport touring con gli ARAS (Advanced Rider Assistance Systems). Nello specifico la Kawasaki Ninja H2 SX SE sarà equipaggiata con due radar, uno anteriore e uno posteriore.

Il radar anteriore attiva le funzioni dell’Adaptive Cruise Control (ACC) e del Forward Collision Warning (FCW). Il radar posteriore permette invece il funzionamento del Blind Spot Detection (BSD).

Inoltre presente il nuovo TFT a colori da 6,5″ che ricalca quello già presente su altri modelli della Casa. Il nuovo infotainment è dotato del sistema Kawasaki SPIN che garantisce la connettività con lo smartphone per gestire navigazione, musica, e altre 18 funzionalità, tra cui la comunicazione con il passeggero.

ROYAL ENFIELD INTERCEPTOR 650

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Per celebrare i 120 anni di fondazione la Royal Enfield svela a Eicma le versioni “120th Year Anniversary Edition” delle sue popolari 650 Twin, Interceptor e Continental GT. Prodotte in edizione limitata di soli 480 esemplari. 

Interceptor 650 e Continental GT 650 “120th Year Anniversary Edition” si distinguono per una livrea esclusiva del serbatoio nei colori nero intenso e cromo sviluppata da Royal Enfield, presso lo storico stabilimento di Thiruvottiyur a Chennai, in India, inaugurato negli anni ‘50.

A completare i serbatoi neri e cromati, sia la Continental GT 650 che la Interceptor 650 monteranno per la prima volta componenti completamente neri, come il motore, la marmitta e altri elementi proposti in varie nuance.

Le motociclette saranno inoltre equipaggiate con una serie di accessori originali, tra cui cupolini, paramotore, paracalore per scarichi, specchietti touring e bar end in versione nera che si armonizzano con il design complessivo. Disponibili in Europa nel primo trimestre del 2022.

SUZUKI GSX-S950

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Per la gioia di tutti i patentati A2, la nuova GSX-S 950 rappresenta la porta di accesso al mondo delle naked della Casa di Hamamatsu.

È disponibile in doppia versione: la versione full power con potenza massima di 70 kW (95 CV) a 7.800 giri e una coppia massima di 92 Nm a 6.500 giri, mentre la versione depotenziata dispone di 35 kW (47,5 CV) a 6.100 giri e 75 Nm a 3.250 giri.

Nonostante sia la depotenziata con la cubatura più importante sul mercato, c’è un dato che mette in luce la sua maneggevolezza: a parità di carburante nel serbatoio, pesa 211,75 kg, mentre la GSX-S 750 pesava 213 kg.

Il telaio a doppia trave in alluminio deriva da quello della GSX-R1000. La forcella è una KYB a steli rovesciati da 43 mm, mentre il monoammortizzatore ha precarico molla e freno idraulico in estensione regolabili.

L’impianto frenante, supportato da un’unità ABS di ultima generazione, sfrutta pinze anteriori Tokico monoblocco ad attacco radiale con quattro pistoncini che agiscono su dischi flottanti da 310 mm. Le ruote con cerchi da 17 pollici hanno pneumatici Dunlop Roadsport 2.

Nel pacchetto elettronico spicca il controllo di trazione regolabile e disinseritile su tre livelli, acceleratore con comando ride by wire, Low RPM Assist per una maggior capacità di manovra nei percorsi urbani e Easy Start System.

TRIUMPH TIGER 1200 E TRIUMPH SPEED TRIPLE 1200 RR

A questo Eicma, della nuova Tiger 1200 si vede solo l’estetica ma è verosimile che sarà mossa dal tre cilindri della Speed Triple (1.160 cc, capace di 180 cv e 125 Nm), naturalmente rivisitato. Ben visibile un telaio differente e un nuovo retrotreno, in cui il mono braccio lascia posto a un forcellone tradizionale, che a sinistra alloggia la trasmissione a cardano.

La nuova Triumph Speed Triple RR eredita integralmente la piattaforma della Speed Triple RS, con cui condivide gli stessi numeri. Il tre cilindri da 1160 cc è accreditato di 180 cv e 125 Nm di coppia. Dalla RS eredita anche l’elettronica.

Cinque le mappature disponibili, di cui una interamente configurabile. La Triumph Speed Triple RR mantiene invariate le quote dell’avantreno (104,7 mm di avancorsa e 23,9° di inclinazione cannotto), cambiando però l’interasse, che dai 1.455 mm della RS passa a 1.439 mm sulla RR, variazione probabilmente ottenuta giocando con i registri catena.

Confermato l’impianto Brembo con pinze Stylema e gli pneumatici di serie Pirelli Supercorsa SP V3.

La vera novità rispetto alla versione RS è l’arrivo delle sospensioni semiattive Ohlins Smart EC 2.0, che adattano in tempo reale l’assetto secondo le condizioni di guida e il fondo stradale. Le pedane sono arretrate e alzate di qualche millimetro rispetto a quelle della naked, per una maggiore sportività della moto. La nuova Triumph Speed Triple RR sarà disponibile probabilmente da dicembre 2021.

YAMAHA MT-10 SP

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Dopo la Yamaha MT-10, la casa di Iwata presenta a Eicma la versione MT-10 SP. Sospensioni elettroniche, semiattive marchiate Öhlins e tecnologia simile a quella già in uso sulla R1M anche se di una generazione successiva.

Il pilota può modificare il setting delle sospensioni, entrando nel menù ERS, che mette a disposizione tre modalità di smorzamento automatiche (sono A-1, A-2 e A-3, dove A-1 è il setting più sportivo e A-3 quello più turistico) e tre manuali (M1, M-2 e M-3)

Inoltre tubi dei freniin treccia. Il nuovo puntale multiforme punta a proteggere il radiatore dell’olio mentre la livrea Icon Performance ispirata alla R1M è pensata appositamente per questo modello. La Yamaha MT-10 SP sarà disponibile da luglio 2022.

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