Il Carroziere milanese crea un esemplare unico per celebrare lo storico incontro con il marchio del Biscione
L’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato è una di quelle macchine che quando le vedi arrivare rimani lì a fissarla finché non sparisce all’orizzonte. La linea è un esercizio di stile riuscito alla perfezione e non poteva essere altrimenti visto che esce dall’atelier Zagato.
Nell’ultracentenaria e gloriosa storia di Alfa Romeo, nessun’altra azienda ha dato un contributo così elevato quanto Zagato, attraverso 100 anni di lunga e instancabile collaborazione.
Nori Harada, Vice President Design ZED
La Giulia SWB Zagato finirà nelle mani di un facoltoso collezionista belga, il che purtroppo renderà molto difficile stare a fissarla finché sparisce all’orizzonte.
L’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato deriva dalla Quadrifoglio
La base di partenza è ovviamente la più esagerata delle versioni Giulia e cioè la sportivissima Quadrifoglio con cambio manuale. La sigla SWB sta per “Short Wheel Base”, in pratica a passo corto.
Questo perché il pianale originale è stato accorciato per rendere ancora più accattivante e sopratutto racing la nuova creatura. Anche il motore ha subito qualche piccolo ritocco e in questa one-off raggiunge i 540 cv.
Spunti di storia Alfa Romeo
Diversi sono gli spunti che hanno ispirato Zagato per confezionare la Giulia SWB Zagato. Dai fari 3+3 che oggi equipaggiano gli ultimi modelli di serie, ma che arrivano dalle mitiche SZ anni 90, alle gobbe sul tetto, fino alla coda tronca.
Anche questa una soluzione stilistica che da sempre caratterizza le Special Zagato, ma che qui fa un po’ (tanto) Aston Martin…