Omoda 9: la sfida cinese al SUV Premium Club
Con oltre 500 CV e fino a 1.300 km di autonomia è pronta a sfidare i big del segmento D
L’ultima arrivata da Oriente si chiama Omoda 9 e ha tutte le carte in regola per farsi notare. Non solo per i gli oltre 500 cavalli del suo motore, ma anche per un look elegante, una dotazione da ammiraglia e prestazioni da far impallidire rivali ben più blasonate.

Stiamo parlando di un SUV ibrido plug-in, lungo quasi cinque metri, che non vuole restare nell’ombra dei suoi concorrenti. No, la Omoda 9 vuole sedersi allo stesso tavolo, e lo fa con un prezzo attorno ai 52.000 euro e una lista di contenuti piuttosto interessante.

Omoda 9, design filante e aerodinamico, con un tocco hi-tech
La prima impressione è quella che conta, e qui Omoda ha fatto i compiti. Il frontale è importante, con un cofano lungo e fari dallo sguardo moderno e aggressivo.

Il corpo vettura è scolpito, slanciato, e il Cx aerodinamico di 0,308 la dice lunga su quanto lavoro ci sia stato anche sotto il profilo dell’efficienza. I 4,77 metri di lunghezza posizionano la Omoda 9 nel cuore del segmento dei grandi SUV, ma con proporzioni che non sembrano mai goffe o sovraccariche.

Sotto il cofano: oltre 500 cavalli e una doppia anima
La vera anima della Omoda 9, però, si trova sotto la carrozzeria. Il suo sistema Super Hybrid plug-in combina un motore 1.5 turbo a benzina ad alta efficienza con due unità elettriche: una per la trazione posteriore e una dedicata alla ricarica del pacco batterie.

Il risultato? Un sistema integrato da più di 500 CV (nella versione a trazione integrale) che spinge questo SUV da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi. Non male per una famigliare di lusso.

Ma non è solo questione di potenza: grazie a una batteria da 34,46 kWh e a un serbatoio da 70 litri, la Omoda 9 può percorrere fino a 140 km in modalità elettrica e oltre 1.300 km complessivi secondo il ciclo WLTC.

Tutto questo con un consumo medio in modalità ibrida che si ferma a 5,4 l/100 km. Numeri da primato, specie se si considera che siamo su un’auto di questa stazza.

Interni raffinati e tecnologia immersiva
Una volta a bordo, il colpo d’occhio è davvero notevole. L’ambiente è dominato da uno stile moderno, quasi futurista, dove la tecnologia si fonde con il lusso.

Sedili in pelle nappa, plancia curva con doppio schermo da oltre 24 pollici, comandi tattili e una firma luminosa ambientale che si adatta al mood del momento.

L’impianto audio firmato Sony promette un suono avvolgente. Il sistema ISD (Intelligent Sound & Design) sincronizza luci, suoni e grafiche in tempo reale per creare un’esperienza personalizzata a bordo.

Ciliegina sulla torta? I sedili massaggianti e completamente regolabili, che trasformano ogni viaggio in un piccolo trattamento spa su quattro ruote. Non è difficile capire a chi parli questa vettura: a chi cerca comfort, stile e tecnologia, ma senza rinunciare alla sportività.

Omoda 9 cerca un debutto ambizioso in Europa
La Omoda 9 arriverà in Italia a fine maggio 2025, segnando un passo importante nella strategia europea del marchio. Certo, manca ancora quella “storia” che altri costruttori si portano dietro da decenni, ma forse oggi questo non è più così determinante.

I numeri ci sono, l’estetica pure, e il rapporto qualità/prezzo è difficile da ignorare. Sarà sufficiente per conquistare anche il pubblico più esigente? Lo scopriremo presto. Una cosa è certa: il mondo dei SUV premium ha una nuova outsider da tenere d’occhio.
Info su omodajaecooitalia.com.
