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MotoGp della Thailandia da 0 a 10: le pagelline

Doppietta di Marquez che esordisce con la Rossa nel migliore dei modi. Dietro il fratello Alex e un deluso Bagnaia

Il pilota Ducati ufficiale conquista il massimo dei punti nel weekend di MotoGp della Thailandia e mette subito in chiaro le sue intenzioni per questa stagione. In difficoltà Bagnaia che non ha il ritmo del compagno. Bene Alex Marquez che accompagna il fratello in una doppietta storica. Ottimo esordio di Ai Ogura, così così, ancora, le giapponesi. Qualche piccolo segnale da Honda, tanto lavoro da fare ancora per Yamaha. Aprilia e KTM meno del previsto.

10 Marc Marquez

Senza storia. Se questo è l’inizio c’è già chi urla “Campionato finito”. Distruttivo e disarmante nel suo dominio. Che fosse cresciuto ce ne eravamo accorti lo scorso anno, oggi con quella gestione della gara, ha solo dato conferma.

9 Ogura

Un esordio da ricordare. Bello in moto, preciso nella guida, costante. Adesso arriva il difficile, confermarsi. Bravo!

8 Alex Marquez

Un MotoGp della Thailandia diviso col fratellone. E ovviamente a lui spetta la fetta più piccola, ma sarebbe meritato anche la vittoria. 

7 Zarco

Alzi la mano chi si è accorto che la moto del francesino era una Honda? Bel passo avanti, monsieur.

6 Morbidelli

Sarebbe stato da sette, ma la penalizzazione di venerdì gli togli un punto. Peccato perché ha fatto un garone.

5 Bagnaia

Fosse un’altro due terzi posti basterebbero per farlo dormire tranquillo fino alla prossima gara. Ma la batosta presa da Marquez è di quelle che potrebbero lasciare un segno mooooolto profondo

4 Acosta

In sella ai problemi KTM ci mette il cuore, come sempre. Diceva che non quest’anno non deve esagerare e invece? Va in terra pronti via

3 Vinales

Non è di certo l’inizio che si aspetta lui, la squadra e pure noi. Che succede?

2 Miller 

Cade, ce la mette tutta, inizia bene e finisce male, insomma fa e smonta. Come al solito

1 Marini

Parte dietro e finisce a 8 secondi da Zarco, non ci siamo

0 Yamaha

Prende il posto della Honda in fondo alla classifica a fine gara. Doveva essere l’anno della svolta, ma…

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