A pochi chilometri da Milano si aprono le porte di una collezione dedicata alle Rosse e non solo
Ad accompagnarci durante la nostra visita al Museo OndaRossa c’è il Presidente e fondatore Pierantonio Giussani. Una persona vera, schietta e sincera, di altri tempi. Uno di quelli che crede ancora nei valori veri e che ci tiene, tanto.
Tanto da trasmetterlo con le sue parole subito, fin dalla presentazione del Museo. Giusto per far entrare i suoi ospiti nello spirito di OndaRossa. Un posto pieno di fascino, di storia e passione. Per la Rossa, ma non solo.
Museo OndaRossa, la Casa della Ferrari
All’interno troviamo diversi tipi di auto, da quelle storiche a quelle più recenti, ma comunque sempre una storia da raccontare. Non importa se vi troviate davanti a una Testarossa o a un’anonima Alfa 145 blu, qui tutte le auto esposte hanno un perché.
Prima di aprire le porte del Museo ci troviamo davanti la scocca originale di una Alfa 33 Stradale definita dal Presidente “l’auto più bella del Mondo”. E come dargli torto…
Passato il portone ci troviamo davanti due modelli iconici della storia Ferrari; una 308 GTS, quella di Magnum P.I. per intenderci e una 328, evoluzione naturale del modello precedente e ultima vera Ferrari.
Passiamo alle due Testarossa esposte: una seconda e una terza serie. Bellissime!
La Scaglietti color Grigio Ingrid con interni blu, realizzata apposta per l’attrice, una 599 e poi Maserati, la Fiat Torpedo “Alcinoo” del Re, la Jaguar MK VII del ’52 della Regina Elisabetta II e altre chicche di rara bellezza.
Non manca una mezzo da lavoro, il Moto Guzzi Ercole “work in progress” messo lì apposta, per far capire ai visitatori il senso e l’arte del lavoro.
Continua la storia
Ci spostiamo al piano di sopra tra targhe, insegne luminose, oggetti vari e una collezione completa di Quattroruote, dal primo numero fino a quello che trovate oggi in edicola.
Saliamo la scaletta in metallo passando tra a un’Alfa RZ Spider Zagato e una vecchio Spider.
In cima alla scala troviamo una vera e propria Trattoria, come quelle dei vecchi tempi dove è possibile organizzare cene ed eventi. Sempre a tema motori ovviamente…
Ci spostiamo nella seconda sala dove tra un bancone da lavoro in legno e un salottino dove fare quattro chiacchiere in compagnia, troviamo la più vecchia del Museo, una Licorne del 1928.
Lancia Delta Integrale, Alfetta, Giulietta, 164 e quella 145 di cui parlavamo prima (la intravedete lì, dietro alla Deltona…) Ma questa non è un’auto da Museo, dice uno dei presenti.
E il Presidente ci racconta che quella è lì perché è stata donata da un signore del posto che invece di venderla, ha deciso di far entrare la sua vecchia auto nella storia donandola al Museo OndaRossa.
Ultima parte del Museo dove troviamo una serie di Alfa Spider, altre Maserati, Alfa Romeo Montreal e un manichino di auto sportiva realizzato direttamente al Museo.
Non mancano i modellini delle auto più belle delle case italiane e, per chiudere, una scultura in ferro raffigurante il Drake a bordo di una Alfa Romeo 40/60 HP realizzata dall’artista Calogero Sperandeo.
La visita al Museo OndaRossa è un’esperienza. Di quelle che rimangono dentro, non solo dal punto di vista automobilistico.
Una lezione di vita del Presidente Giussani che esprime tutta la sua passione, la sua conoscenza e la sua voglia di diffondere il bello che l’Italia è stata capace di fare. Da non perdere.
Museo Hub OndaRossa
Corso della Vittoria, 916
Caronno Pertusella (Va)
Ondarossa.eu