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MotoGp del Qatar: la prima di Diggia, Bagniaia allunga

Il pilota Gresini conquista la sua prima vittoria in MotoGp e Pecco chiude il weekend con un +21 su Martin 

La gara di MotoGp del Qatar si chiude con un clamoroso Fabio Di Giannantonio davanti a tutti e un podio tutto tricolori, sia per piloti che per moto. Il romano vince la sua prima gara in MotoGp dominando Bagniaia e Marini; questo risultato porta tre Ducati guidate da tre italiani sul podio. Non succedeva da una ventina d’anni!

MotoGp del Qatar

MotoGp del Qatar decisivo per il mondiale

Oltre alla bella notizia della prima di Diggia, l’altra notizia importante è la debacle di Martin che dopo aver dominato la Sprint e accorciato a -7 Bagniaia, crolla nella gara lunga.

Lo spagnolo è tradito dalle gomme che non rendono e lo costringono a lottare per stare in piedi. Duro il suo commento a fine gara dopo aver chiuso al decimo posto.

Ecco cosa ha dichiarato Martin al termine del MotoGp del Qatar

La gomma non andava, il problema è stato quello, non ho potuto fare molto come si è visto già nella partenza. Ho provato a restare calmo per i primi 2-3 giri, ma quando ho provato a superare gli altri piloti non avevo gomma. Sembrava una gomma di 40 giri, e invece era nuova. Secondo me è un peccato che un campionato si decida qui in questo modo.

Faccio i complimenti a Di Giannantonio, a Bagnaia e a Marini per quello che hanno fatto in gara in Qatar, ma non sento di essere stato battuto in pista. Penso sia successo qualcosa di molto strano. Per me è una vergogna che un Mondiale si decida così

Non voglio dire che avrei vinto io la gara a Lusail, ma un conto è arrivare all’ultimo appuntamento della stagione con 7 punti di distanza da Bagnaia, un altro conto è arrivare con 21 punti di distacco, tutto questo a causa di una gomma difettosa”. Il pilota del team Pramac ha poi commentato in maniera negativa le prestazioni delle gomme: “Non mi era mai capitato, purtroppo è successo qui in Qatar, proprio quando ero così vicino a Bagnaia in classifica. Non dico che sia una cosa fatta di proposito, ma di sicuro devono fare dei progressi, non ha senso che alcune gomme vanno e altre gomme non vanno”.

Di Giannantonio sul primo gradino dal podio

Dopo esser stato scaricato dal Team Gresini che qualche settimana fa ha annunciato l’ingaggio di Marc Marquez proprio al posto del romano, Diggia ha dato una svolta alla sua stagione.

Un po’ tardi, forse, ma sarebbe un peccato perdere un pilota così per la prossima stagione. Diggia parte bene e grazie a qualche bel sorpasso si mette in scia a Bagniaia che, dopo una partenza sprint dalla quarta casella, si porta subito in testa.

MotoGp del Qatar

A quattro giri dalla fine il romano passa Pecco all’ultima curva. In fondo al rettilineo però Bagniaia, grazie alla scia, guadagna metri e velocità. Troppa velocità! Il risucchio della scia lo porta a 353 km/h al momento della staccata e qualche centimetro a separarlo del posteriore della Ducati azzurra. Frena forte e va dritto. Succedeva un disastro ha detto poi Pecco nel retro podio durante i commenti live dei primi tre.

MotoGp del Qatar

Ultimi quattro giri “calmi” per i primi due che non rischiano e gestiscono. Bagniaia di accontenta del secondo posto che gli consente un lungo determinante per il mondiale. Dietro Marini che è troppo distante per approfittare del lungo di Bagniaia per impensierirlo, ma dice sorridendo nel retro podio ai due avversari: Se facevate il disastro andava bene pre me…

Nella Sprint del sabato Invece il problema gomme è toccato a Bagniaia che però è riuscito a chiudere quinto. La vittoria è andata a Martin davanti a Di Giannantonio e Marini.

Moto2 

Aldeguer, in aria di MotoGP sula Ducati Mooney vince il GP di Lusail davanti a Gonzalez e Manet. Il neo Campione del Mondo Acosta non brilla, forse appagato dal titolo appena conquistato e chiude solo tredicesimo. Sesto Vietti, decimo Arbolino.

Moto3

Masia vince gara e Mondiale. Lo spagnolo si giocava il titolo con Sasaki che ha chiuso quinto consentendo così all’avversario di guadagnate i punti necessari per la vittoria matematica. Gara tutta contro Sasaki per Masia che per due volte lo affianca in sorpasso allungando la frenata e accompagnandolo fuori pista.

Atteggiamento palesemente scorretto dello spagnolo che se la cava solo con un “warning” dalla Direzione gara. Anche il compagno di squadra del pilota Leopard, una volta trovatosi nei paraggi del nipponico ha fatto di tutto per disturbarlo nella sua rimonta. Forse un pizzico di correttezza in più non avrebbe guastato. Dietro lo spagnolo, sul podio Alonso e Öncü.

Masia campione del mondo
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