L’olandese stravince nel GP d’Italia davanti al compagno di squadra Perez e alle Ferrari di Sainz e Leclerc
Noi c’eravamo al Formula1 GP di Monza. In mezzo al pubblico della Tribuna Vedano, all’uscita della parabolica. Bello vedere le monoposto uscire dalla storica curva dedicata al mitico Michele Alboreto e buttarsi a cannone sul rettilineo.
Bellissimo vedere la Ferrari in testa per una quindicina di giri. Poi, il solito Max rovina la festa a tutto il pubblico in rosso.
Formula1 GP di Monza senza storia
Dopo l’illusione di un sabato di prove che aveva fatto sognare con la Pole della Rossa numero 55, la domenica si torna alla dura realtà. C’è poco da fare contro una Red Bull così. Il passo del Campione del Mondo è superiore e si sapeva.
Restava solo la resistenza degli avversari che, però, non poteva e infatti non è durata più di tanto. Poco spettacolo durante i 51 giri di Monza.
Hamilton in bagarre con le McLaren è protagonista di un paio di sorpassi entusiasmanti di cui uno con contatto e 5 secondi di penalizzazione.
Solo negli ultimi giri, a posizioni ormai assodate con davanti le due lattina, Leclerc prova ad accedere l’entusiasmo, ma anche la paura, degli oltre 100.000 presenti tra i cordoli brianzoli.
Prova in diversi punti del circuito a superare il compagno di squadra rischiando più volte il contatto o il lungo senza riuscirci. Torna a più miti consigli (forse arrivati dai box) chiudendo la gara ai piedi del podio e lasciando a Sainz il suo primo podio italiano.
Per gli altri e anche per il pubblico, una gara decisamente noiosa. Unico colpo di scena la partenza rimandata di una ventina di minuti perché l’Alpha Tauri di Tsunoda decide di abbandonare il pilota giapponese durante il warm up lap. Gara (ed emozioni) finite ancora prima di iniziare.
Al di là della gara
Il bello di andare al Formula1 GP di Monza è tutto il contorno, l’atmosfera.
Lo spettacolo della Drivers Parade, con i piloti che percorrono il circuito su magnifiche auto d’epoca, le frecce tricolore che sorvolano il tracciato, la fanzone e, soprattutto, i tifosi.
Quello si che è lo spettacolo vero.
E mettiamoci pure la bellissima livrea tricolore dell’Alfa Romeo e i vari caschi celebrativi tra cui quelli dei ferraristi.
