Benelli TRK 502. 4000 km con la tourer pesarese
Un giro tra i borghi umbri a bordo della tourer più venduta in Italia per capire il motivo del suo successo
Partenza da Milano a bordo della Benelli TRK 502 Stradale verso la Motor Valley, dove ci fermiamo un’intera settimana per far visita ai Musei auto e moto più belli del mondo. Museo Stanguellini, Collezione Panini Auto, Collezione Panini Moto a Modena, Museo Ferruccio Lamborghini a Funo, Museo Ducati a Borgo Panigale, Museo Horacio Pagani a San Cesario sul Panaro, Museo Ferrari a Maranello e Museo Enzo Ferrari a Modena.
Dopo una settimana di pura goduria motoristica, lavoro, gnocco fritto e lambrusco, riprendiamo la strada in direzione Umbria. Vogliamo godere delle bellezze di questa regione prima di proseguire per la nostra tappa finale, il Museo Officine Benelli di Pesaro.
Leggeteci fino in fondo, vi diremo cosa pensiamo della Benelli dopo questi 4000 km, ma godetevi tutto il viaggio insieme a noi, ne vale la pena. E può servirvi da ispirazione per il vostro prossimo tour estivo…
Dopo la Motor Valley ci immergiamo nel cuore verde del Bel Paese
Abbiamo scelto come base un B&B a Umbertide che, data la sua posizione strategica, ben si presta come punto di appoggio consentendoci di visitare quasi tutta la regione senza costringerci a trasferimenti intermedi.
Il primo paese che abbiamo visitato è stato Montone. il piccolo borgo, a pochi chilometri da Umbertide, si raggiunge salendo lungo brevi tornanti. Sembra di tornare indietro nel tempo! Tra i tornanti di montagna la Benelli si comporta molto bene. La salita non la spaventa e si dimostra agile anche nelle curve più strette.
Montone è un paese medievale con case storiche e splendide chiese racchiuse dalle mura secolari. Da questo borgo parte la storia del capitano di ventura Braccio Fortebraccio, nato da una nobile famiglia del luogo.
Qui troviamo infatti i ruderi della Rocca di Braccio con l’ex convento di Santa Caterina, oggi archivio storico comunale.
Birre artigianali, vino, tartufo, pasta fresca, grigliate… 10 chili in 10 giorni!
Dal Capitano di ventura prende il nome il birrificio artigianale Fortebraccio che, da buoni amanti della birra, abbiamo ovviamente visitato. La simpatia e cordialità del proprietario Donatello ci ha conquistati, senza parlare dell’ottima birra che ci ha fatto assaggiare…
Risaliamo in sella e partiamo per la più famosa Città di Castello a una ventina di chilometri di distanza. Simbolo di Città di Castello è senza dubbio il gruppo di campanili. In alcuni tratti è visibile la doppia cinta muraria. Bella la trecentesca Porta Sant’Andrea ed il Torrione San Giacomo.
Nel centro storico troviamo il Palazzo del Podestà che conserva integra una sola facciata, quella verso Corso Cavour. Piazza Matteotti è il centro del centro della città.
Qui si affacciano, oltre a Palazzo del Podestà, il Palazzo Bondi-Mancini, Palazzo Vitelli-Bufalini, Palazzo Cappelletti in stile tardo rinascimentale e la facciata laterale di Palazzo Bufalini.
La bellezza dei borghi umbri lascia senza fiato
La suggestiva Torre civica del XIII secolo, dall’originale aspetto prismatico, conserva murati alcuni stemmi di pietra e la traccia dell’affresco che i Priori commissionarono a Luca Signorelli nel 1474.
Altri punti d’interesse della città sono la Torre Cilindrica, la Cattedrale di San Florido e il Palazzo Comunale.
Proseguiamo il nostro tour verso la Valtiberina, un territorio compreso tra Toscana e Umbria, alla scoperta di tre borghi: Citerna in Umbria, Anghiari e San Sepolcro in Toscana, una parte di Italia meno nota ma ricca di tesori!
Citerna è un piccolissimo borgo medievale, perfettamente conservato dalla splendida cinta muraria e dai suoi altrettanto unici camminamenti. Nel Cinquecento, sotto il Vicariato della famiglia Vitelli, inizia il periodo del suo massimo splendore e il piccolo borgo si arricchirà di opere prestigiose realizzate da Donatello, Pomarancio e Raffaellino del Colle.
Nel 1849, ospiterà Garibaldi e infatti noterete a testimonianza diverse lapidi lungo il corso a lui dedicato.
Abbiamo sconfinato in Toscana
A 15 minuti di strada si trova Anghiari, in Toscana. Dedicate del tempo alla visita dei vicoli senza un percorso preciso, non tralasciando di percorrere il camminamento di ronda, tra Piazza Baldaccio e la Chiesa di Sant’Agostino. Mi raccomando, percorrete tutto il camminamento medievale, ne vale la pena!
Lasciata Anghiari, dopo 10 minuti di strada facciamo tappa a San Sepolcro, principale centro della Valtiberina e cittadina famosa per aver dato i natali a Piero della Francesca.
Ha un centro storico rinascimentale con un duomo ricco d’opere d’arte. Poco oltre la piazza principale (Torre di Berta) si raggiunge il Duomo, ovvero la Concattedrale di San Giovanni Evangelista, la chiesa più antica ed importante della città.
Anche qui girate per le sue strade senza una meta precisa… tutto il paese merita di essere visto.
E dopo tutto questo camminare, sulla strada del ritorno ci fermiamo a San Giustino al Birrificio Altotevere. La giornata si conclude ad Umbertide con cena in un ristorantino del paese.
Il giorno seguente decidiamo di dedicarlo alla città di Gubbio, soprannominata “città grigia“ per il colore compatto e uniforme dei blocchi di calcare con cui è costruito questo splendido borgo. Gubbio è uno degli insediamenti umbri più antichi e nei secoli ha conservato il suo aspetto medievale che ritroviamo nella fisionomia degli edifici e nella struttura delle strade.
Il Borgo è formato da cinque vie parallele dislocate su diversi livelli e collegate tra loro da gradino, vicoli e scale!
C’è tanto da vedere
Da non perdere una visita al Palazzo dei Consoli, che domina Gubbio dall’alto dei sui 60 metri. L’interno è molto suggestivo ed ospita il Museo Civico di Gubbio. Visitate poi Palazzo Ducale voluto da Federico da Montefeltro inglobando antichi edifici medievali trasformati in forme rinascimentali, un’eccezione in un borgo che è rimasto prevalentemente medievale. Il Palazzo Ducale è composto da due corpi che guardano verso la valle e la montagna unite da un elegante e armonioso cortile centrale.
All’interno un interessante museo storico. Degno di nota è Il Palazzo del Bargello, in stile gotico del 1300 che si sviluppa su tre piani ed è perfettamente conservato, soprattutto la bella facciata in conci. Il portone più grande dava accesso ai magazzini e alle cantine, quello più piccolo alle abitazioni dei piani superiori.
A sinistra del portone grande c’è la “Porta del morto”, un elemento architettonico tipico dei borghi dell’Umbria e delle Marche. La porta è alta e stretta dalla quale secondo la leggenda si facevano passare le bare dei defunti.
Oggi il Palazzo del Bargello, ospita il Museo della Balestra che siamo riusciti a visitare anche se fuori orario in quanto abbiamo avuto la fortuna di trovarlo ancora aperto… Di fronte al palazzo c’è la Fontana dei matti da cui discende l’appellativo di Gubbio come “città dei matti”… Sarà per questo che ci siamo trovati tanto bene…
Secondo un’antica tradizione lo straniero che compie tre giri di corsa intorno alla fontana e accetta di essere bagnato con l’acqua diventa cittadino di Gubbio con il titolo di “Matto onorario di Gubbio“, inteso come persona ironica e scherzosa… e ovviamente noi il nostro giro l’abbiamo fatto!
E anche questa giornata è trascorsa e come non finire con una bella cenetta? In Umbria non mancano di certo i locali dove gustare i sapori locali!
Altro giro, altro regalo
Sveglia, colazione e via di nuovo in sella alla nostra Benelli TRK verso il centro della regione: meta di oggi, Perugia. Dobbiamo percorrere poco più di 30 km. Strade provinciali belle, veloci e perfette per la Stradale che tra i saliscendi delle colline non mostra mai segni di calo o surriscaldamento. Viaggiare con la tourer pesarese si sta dimostrando più piacevole del previsto.
Il capoluogo umbro custodisce tesori artistici e monumentali che ne testimoniano il ricco passato. Al centro di Piazza IV Novembre troviamo Fontana Maggiore, una delle più celebri d’Italia e simbolo della Perugia medievale. Fu costruita tra il 1275 e il 1278, su disegno di Nicola e Giovanni Pisano, per ricevere le acque provenienti dall’Acquedotto del Monte Pacciano.
La Fontana è su una gradinata circolare, costituita da due vasche di pietra rosa e bianca, sormontate da una conca di bronzo dalla quale spuntano tre ninfe che sorreggono un’anfora dal cui sgorga l’acqua.
La vasca superiore poggia su delle colonnine dalle quali si elevano statue raffiguranti personaggi correlati alla fondazione mitica della città.
La vasca inferiore è decorata con cinquanta formelle che raffigurano il calendario dei lavori agricoli, alcuni episodi biblici, storici e mitologici, i due simboli della città (il grifo), del partito guelfo (il leone) e dell’impero (l’aquila).
Per finire, le sette arti liberali e la filosofia. da notare la presenza nelle formelle di due scene tratte dalle favole di Esopo. Su Fontana Maggiore si affaccia la fiancata laterale della Cattedrale di San Lorenzo il cui interno presenta tre navate di uguale altezza, divise da possenti pilastri.
Arte a ogni angolo
Nella Cappella del Sant’Anello si conserva l’Anello appartenuto alla Madonna, protetto dal Reliquiario del Sant’Anello.
La Fontana Maggiore di Perugia era anticamente alimentata dall’acquedotto che prelevava l’acqua dal Monte Pacciano. Dismesso a metà 1800 oggi l’acquedotto offre una bellissima passeggiata. La zona superiore, infatti, è ricoperta di scale e difesa da parapetti, rappresentando quindi una strada a tutti gli effetti. La parte più caratteristica è quella che va da Porta Sant’Angelo (partite da Fontana Maggiore) con un ponte sorretto da una decina di campate con grandi archi e case basse e colorate.
Famosa a Perugia è Rocca Paolina, antica fortezza voluta dal Papa Paolo III e realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane. L’intento del Papa era quello di rendere la città sicura e creando un rifugio efficiente.
Per costruirla vennero distrutte più di cento case, monasteri e chiese. La Rocca è stata simbolo dell’autorità papale fino al 1860, anno in cui venne abbattuta in seguito all’annessione al Regno d’Italia.
Di quell’antica costruzione sono visibili un tratto delle mura di sostegno ed il bastione che incorpora Porta Marzia. La parte più suggestiva da visitare di quel che resta della Rocca Paolina sono i sotterranei, in particolare le scale mobili che dal parcheggio di Piazza Partigiani attraversano la Rocca sotto il porticato laterale del Palazzo del Governo e arrivano in Piazza Italia. Lungo il percorso fermatevi alla Sala del Camiteto, con videoistallazione in omaggio alla storia di Perugia con particolare enfiasi al periodo medievale.
In pieno centro città vi è il Pozzo Etrusco, grande opera idraulica. Il Pozzo è percorribile grazie ad un sistema di scale che permettono di scendere fino al punto più profondo.
In Umbria tutto diventa un’esperienza unica
Dopo aver visitato questa splendida città torniamo verso Umbertide quando, lungo la statale notiamo il cartello Casa del Diavolo… Incuriositi dal nome di questo paese decidiamo di imboccare lo svincolo e andare a scoprire il perché di questo nome così particolare.
Purtroppo però non troviamo anima viva a cui chiedere informazioni… chissà come mai!
Decidiamo quindi di fare un giro nei dintorni e seguendo i cartelli ci troviamo di fronte all’Abbazia di Montelabate. Veniamo allontanati dalla guardia in quanto, proprio quel giorno, stanno girando un film di Pupi Avati su Dante! Salutiamo da lontano il regista, un paio di foto di nascosto e giriamo i tacchi. Proviamo ad entrare da una piccola porticina sul retro, ma l’astuta guardia, che sa, è già lì che ci aspetta incarognita… Cazziatone e via con la coda tra le gambe.
La sera immancabile cena a base di specialità locali al Ristoro In Campagna, immerso nel verde a pochissimi chilometri dalla nostra “base”.
La città del Patrono d’Italia
Pronti via, altro giorno altro giro. Oggi puntiamo verso Assisi: giornata dedicata alla città di San Francesco, forse la più famosa dell’Umbria. Iniziamo visitando la Basilica di San Francesco composta da due chiese sovrapposte: la Basilica superiore e quella Inferiore, con la cripta che ospita la tomba del Santo.
Le due chiese sono un vero e proprio libro di storia dell’arte! Tra le tante opere la Cappella della Maddalena da Giotto; nel transetto c’è un affresco di Cimabue e otto Storie dell’infanzia di Cristo dipinte da Giotto. Nella chiesa superiore ammiriamo gli affreschi di Giotto che illustrano, in 28 quadri, la vita di San Francesco e altre opere di Cimabue.
Nella Basilica Inferiore vi è appunto la Cripta con i resti di San Francesco. Semplice, scavata nel muro e circolare come il Santo Sepolcro, c’è l’urna di pietra rinchiusa da sbarre in due griglie di ferro nella quale fu trovato il corpo del santo.
Dopo la Basilica, ci avviamo verso la chiesa di Santa Chiara, vicina all’antica chiesa di San Giorgio. La chiesa è in stile gotico-umbro, con un interno a tre navate: dietro l’altare c’è l’Oratorio con il Crocifisso che parlò a San Francesco nell’Eremo di San Damiano. Dietro una grata ci sono alcune importanti reliquie della Santa e di San Francesco. Dalle scale, situate a metà Basilica, si accede alla Cripta dove, dietro una grata, vi è il corpo della Santa.
Non solo Santi…
La piazza principale di Assisi è la Piazza del Comune dove si trova il Tempio di Minerva, la cui facciata è perfettamente conservata con le sei colonne che poggiano direttamente sulla scalinata sormontate da un capitello in stile corinzio. La piazza è abbellita dalla Torre del Popolo e dal Palazzo dei Priori proprio di fronte alla Fontana dei tre leoni. Sotto l’attuale piazza è visitabile l’antico Foro Romano.
… Anche se le chiese sono tantissime
Dopo aver lasciato la bella Assisi ci dirigiamo all’Eremo delle Carceri, un luogo meraviglioso e meditativo nel cuore del Monte Subasio, in un bosco fitto e silenzioso.
Il luogo più spirituale dell’Eremo è la Grotta di San Francesco. Sulla nuda e fredda pietra di questa cella il Santo dormiva e pregava. A 4 km dal centro di Assisi si trova la seconda chiesa di Assisi legata a San Francesco, la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. Ve la consiglio perché è davvero spettacolare! Altro luogo simbolico pieno di fascino è il Roseto.
E anche questa giornata è giunta al termine e sulla strada del ritorno ci fermiamo alla Trattoria da Volpelli di Calzolaro dove ci aspetta una spettacolare mangiata di tartufo…
Cortona: Toscana con l’accento umbro!
Oggi decidiamo di “tradire” l’Umbria e visitare la vicina Cortona al confine con la Toscana. Da non perdere nella centralissima Piazza della Repubblica sul lato est il Palazzo Comunale con la sua caratteristica torre con l’orologio oggi simbolo di Cortona.
Sempre nella piazza troviamo il Palazzo del Capitano del Popolo. Nella vicina Piazza Signorelli risiede il Palazzo Casali alla cui destra si erge il Teatro Signorelli, in stile neoclassico, arricchito da un bellissimo loggiato a sette arcate. Al centro di Piazza Garibaldi vi è l’obelisco dedicato a Giuseppe Garibaldi. Da qui si scorge il Lago Trasimeno che poi raggiungeremo!
Relax al lago
Dopo Cortona ci fermiamo a Tuoro sul Trasimeno. Il centro storico risale all’età medievale. Grazioso è il lido di Tuoro, con la piccola spiaggia. Stupendo il museo a cielo aperto “Campo del Sole” situato accanto al molo di Punta Navaccia.
La mastodontica opera composta da 27 colonne realizzate da diversi artisti disposte a spirale che termina dopo due giri in una tavola rotonda che allude al cosmo. Veloce visita al magnifico paesino di Passignano, perla del Trasimeno e la Benelli ci aspetta per riportarci verso Umbertide.
Ultimo giorno in Umbria
Siamo quasi giunti al termine della nostra visita in Umbria. Ultima tappa Spello caratterizzata dalle sue originalissime case colorate. Belle le mura romane fortificate che sono tra le meglio conservate d’Italia. Magnifiche le tre porte di ingresso al borgo: Porta Consolare, con tre ingressi, tre statue funerarie e una torre con in cima un ulivo, simbolo del prodotto locale più famoso. Porta Venere, la principale porta di ingresso a Spello, con le Torri di Propezio, tre archi con ai lati due torri recentemente restaurate e visitabili e Porta Urbica. Quest’ultima mostra singolari e caratteristici simboli sul muro di destra.
Nella Chiesa di Sant’Andrea l’opera più importante è la pala d’altare con la Madonna col bambino in trono e vari santi, dipinta dal Pinturicchio. Spello ha una grande tradizione: l’uso dei fiori per abbellire che raggiunge il suo culmine con l’Infiorata a maggio.
A giugno e luglio, poi, tutto il borgo entra in competizione per la manifestazione “Finestre, Balconi e Vicoli fioriti” in cui gli abitanti si sfidano ad abbellire con i fiori balconi, vicoli e angoli del borgo.
Il risultato è meraviglioso, con angoli davvero suggestivi, profumati e pieni di colore. E noi li abbiamo visti!
Lasciato Spello, a 15 minuti di strada troviamo Bevagna. Attraversata una delle porte medievali ancora ottimamente conservate ci troviamo in Piazza Filippo Silvestri su cui si affacciano il gotico Palazzo dei Consoli che dal 1886 ospita al suo interno il Teatro Torti, le chiese romaniche di San Silvestro e di San Michele Arcangelo.
In Umbria è impossibile non innamorarsi. Posti e persone ti prendono il cuore!
Proseguendo troviamo i resti del Tempio Romano e Piazza Garibaldi, dominata dalla Chiesa di San Francesco.
Terminata la visita al centro storico, saliamo verso Gualdo Cattaneo dove, dal giardino davanti alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie si gode di una stupenda vista su Bevagna e sulla valle umbra.
Abbiamo tenuto Umbertide per l’ultimo giorno
Prima di lasciare l’Umbria facciamo un bel giro nella cittadina che ci ha ospitato per questa settimana. La visita inizia dal Museo di Santa Croce la cui opera di punta è la pala della Deposizione sull’altare maggiore, dipinta da Luca Signorelli nel 1516. Il Museo cittadino ha sede nella trecentesca chiesa di Santa Croce.
Qui abbiamo potuto ammirare altre opere provenienti dalla vicina chiesa di San Francesco, tra cui una tela di Niccolò Circignani detto il Pomarancio, raffigurante la Madonna con il Bambino in gloria. Bella anche l’area archeologica. Ve lo consiglio! La visita prosegue alla Rocca, fortezza medievale e simbolo del paese. Merita sicuramente una visita anche il Museo Civico, ospitato nel settecentesco palazzo appartenuto alla famiglia Lepri. Al suo interno troviamo una sezione archeologica e una pinacoteca con opere d’arte provenienti da chiese della città e del territorio.
Non fermatevi ai nomi più turistici. Anche, anzi soprattutto, i paesi meni conosciuti nascondono bellissime sorprese
Terminiamo il nostro mini tour all’Abbazia di Montecorona dove visitiamo la chiesa superiore e la suggestiva cripta.
Ecco, dobbiamo lasciare Umbertide… carichiamo i bagagli sulla moto e si parte. Sosta per pranzo a Montefalco (dove ovviamente accompagniamo i nostri piatti con un Rosso… di Montefalco ovviamente).
Riprendiamo la nostra fidata Benelli TRK lungo la strada ci fermiamo a Rasiglia, la piccola Venezia umbra! Ruscelli che passano vicino alle case, tra le stradine a formare piccole cascate e tanto verde in una tipica struttura da borgo medievale. L’atmosfera è fiabesca! Non ci facciamo mancare una bella birra artigianale fresca prodotta da un piccolo birrificio locale con acqua di fonte prima di ripartire e via. Ora si punta diretti a Pesaro dove ci aspettano gli amici del Museo Officine Benelli.
Ma parliamo anche della nostra Benelli TRK 502 Stradale
Qui si conclude il nostro tour dell’Umbria, una regione che ci è rimasta nel cuore e dove sicuramente torneremo per visitare le altre meraviglie che abbiamo saltato questa volta! Le Marche e soprattutto il Museo Officine Benelli di Pesaro, ci attendono… Dobbiamo portare “a casa” la Benelli TRK. A proposito, secondo noi la Benellona si merita tutto il successo che sta ottenendo. Funziona bene, è comoda ed è bella; in tanti si sono fermati a guardarla e chiedere informazioni.
Come va? Quanto costa? Ma ha problemi? È comoda per viaggiare? Mi sento di rispondere positivamente a tutte queste domande, ma soprattutto all’ultima (visto che alla fine ci abbiamo fatto 4000 km in tre settimane). Sì, per viaggiare è perfetta! Comoda (anche in due) e il peso che già di suo non è piuma, anche carichi con borse laterali e bauletto si sente solo in manovra da fermo. L’altezza della sella è giusta anche per i meno lunghi (io sono alto 1,74 e non ho avuto nessun problema).
Durante la marcia si nota anche una certa insospettabile agilità (certo, non è una naked, ma per averla caricata come un mulo, sinceramente, non me lo aspettavo). Cammina anche, non veloce, ma neanche così piano come ci si aspetterebbe considerando i 50 cv scarsi del suo bicilindrico. In autostrada ti fa stare entro i limiti; oltre, le vibrazioni cominciano a farsi un po’ fastidiose, ma meglio così… Ci si gode il panorama!
E anche dopo gli spostamenti più lunghi non si soffre di gambe addormentate o chiappe doloranti. Unico problema riscontrato, se così si può chiamare, alla ripartenza da Umbertide, quindi dopo più di due settimane di viaggio è saltata una vite che sorregge una borsa laterale. È bastato trovarne una simile, avvitarla e problema risolto. Ma avevamo fatto anche qualche tratto di strada bianca o leggero sterrato quindi ci sta! Fossero tutti così gli inconvenienti nei viaggi… Insomma la Benelli TRK 502 Stradale si è dimostrata un’ottima compagna di viaggio; per me è promossa a pieni voti!